Cosa sta succedendo:
Google ha confermato che sta apportando modifiche al suo browser Internet Chrome, colmando una lacuna che consentiva ai siti Web di rilevare e intercettare gli utenti che navigavano privatamente in modalità di navigazione in incognito.
Perché è importante:
La modifica di Google Chrome entrerà in vigore il 30 luglio. Per gli editori digitali che utilizzano paywall misurati, ciò potrebbe comportare problemi poiché l'aggiornamento di Chrome potrebbe consentire agli utenti in incognito di ignorare il passaggio di accesso/iscrizione per continuare ad accedere ai contenuti.
Scavando più a fondo:
I paywall misurati consentono agli utenti di leggere un certo numero di articoli gratuiti o consentire l'accesso ai contenuti per un periodo di tempo specificato, dopodiché l'utente deve passare a un abbonamento a pagamento per continuare ad accedere ai contenuti dietro il paywall. Questo è diverso dagli hard paywall, che richiedono l'accesso in abbonamento/login fin dall'inizio a qualsiasi contenuto che risiede dietro di essi.
Quando i lettori navigavano da una sessione privata in incognito in Chrome, gli editori erano comunque in grado di tracciare quegli utenti e richiedere loro di accedere o passare alla modalità di navigazione normale per accedere ai contenuti dietro il paywall misurato. Con le nuove modifiche, però, questa capacità di tracciamento finirà.
Alcuni dei principali editori interessati dalle modifiche alla navigazione in incognito di Chrome includono The New York Times, Washington Post, Bloomberg, Digiday e Wired. Molti editori che attualmente operano con un paywall misurato potrebbero prendere in considerazione il passaggio a un paywall con registrazione rigida a causa di questa perdita di capacità di tracciare la navigazione in incognito, un cambiamento che si è già evoluto.
- Nieman Lab ha riferito che molti editori si stanno già muovendo verso paywall più ristretti, riducendo il numero di articoli gratuiti e utilizzando l’analisi predittiva per la personalizzazione e per bloccare i browser in incognito.
- sondaggio del Reuters Institute ha rilevato che il 52% degli editori sta dando la massima priorità alla creazione di lettori registrati per il 2019.
Google, come altre importanti piattaforme tecnologiche, ha da tempo rafforzato i controlli sulla privacy degli utenti in un contesto di crescente controllo normativo e preoccupazioni dei consumatori sull’utilizzo e sul tracciamento dei dati. Barb Palser, responsabile dello sviluppo dei partner per le notizie e le partnership web di Google, ha offerto alcuni consigli agli editori alla luce di questi cambiamenti di Chrome:
Contenuti dei nostri partner
- Ridurre il numero di articoli gratuiti a consumo
- Richiede la registrazione gratuita per visualizzare i contenuti
- Rafforzare i paywall (ovvero renderli più severi)
La conclusione:
Mentre gli editori digitali si stanno muovendo verso paywall e requisiti di accesso più severi, i requisiti più severi comportano il timore di ritorcersi contro se i lettori diventano più frustrati dalle barriere di registrazione e abbonamento.